top of page

E pesto sia!

Per noi genovesi il pesto è un condimento irrinunciabile. Anzi, è più di un semplice condimento per la pasta... un crostino di pane con una bella cucchiaiata di pesto è una leccornia da veri gourmet. Per non parlare di quanto è buono sulla pizza! ....ma in verità è buono dovunque.

Il pesto è una antica ricetta che nasce vegetariana, ma nulla vieta di renderlo totalmente vegan.

C'è chi lo fa con le mandorle, chi con gli anacardi.. chi ancora mette il tofu per renderlo più cremoso. Ma in fondo, alla ricetta originale basta non mettere formaggio et voilà! Anzi a dirla tutta, senza il formaggio si conserva più a lungo (in frigorifero ovviamente).

I puristi pretenderebbero fosse fatto nel mortaio, ma con i ritmi accelerati di oggi anche un frullatore a bicchiere può andare bene.

Qualcuno potrebbe obiettare: "e va be' ma che ricetta è.. tutti sanno fare il pesto!" Non è così scontato. In liguria forse ancora ancora... ma in altre regioni non è così banale.

E allora vediamo come fare.

Procuratevi del bel basilico profumato, sfogliatelo foglia per foglia e lavatelo. Asciugatelo bene e mettetelo nel frullatore. Aggiungete uno spicchio di aglio, sale quanto basta (sul sale tenete sempre presente che ad aggiungere si fa sempre in tempo, ma toglierlo non si può), una bella manciata di pinoli e un buon olio extra vergine d'oliva. Se lo avete, un cucchiaio di lievito alimentare non ci sta male.

Frullate tutto fino ad ottenere una salsa densa e più o meno cremosa a seconda dei vostri gusti.

E il pesto è fatto!

Conservatelo in frigorifero coperto da un filo d'olio e gustatelo con delle buone trenette, delle trofie con patate e fagiolini, sugli gnocchi di patate o, se non li conoscete, dovete assolutamente provare i testaroli (testaieu): un disco fatto con acqua e farina e cotto nei classici "testi" (ciotole di coccio) scaldati in un forno a legna.

E allora via!

Più pesto per tutti!

Comments


bottom of page